La Casa di Dio
Quattro brevi riflessioni sulla Santa Cena
Francesco De Lucia
1. Il linguaggio del NT indica che tra le varie attività negli incontri della chiesa locale la Cena riceve una speciale enfasi
Perché? Perché i soli passaggi nel NT che ci dicono esplicitamente perché la chiesa si incontrava, dicono che si incontrava percelebrare la Cena del Signore (Atti 20:7; I Cor. 11:33, 18-20) senza aggiungere altro. Non significa che la chiesa non facesse anche molto altro (come ad es. vediamo in Atti 2:42), ma significa che se lo Spirito non ci dice esplicitamente che si incontravano per fare altro, ma ci dice invece esplicitamente che si incontravano per fare la Cena, vi sta ponendo un’enfasi speciale.
2. La Cena è celebrata, in tutto il NT, sempre e soltanto come un vero e proprio pasto serale di comunione
Il NT rivela coerentemente che la Cena era un pasto serale vero e proprio che aveva anche un significato spirituale e pattizio: essa fu l’adempimento della Pasqua ebraica, anch’essa un pasto serale, cf. Esodo 12:1-11 con Lu. 22:14-20; nei Vangeli è un pasto serale, Lu. 22:14-20 e paralleli; le chiese apostoliche lo celebravano come un pasto serale, cf. I Cor. 11:17-34, At. 20:7, etc.; il suo adempimento ultimo nel Regno di Dio sarà una cena (pasto serale) di nozze, cf. Ap. 19:9, cf. anche Mt. 8:11.
3. La Cena è celebrata in un contesto familiare, una casa, e non un edificio speciale
La Cena è “un affare di famiglia”, fin dalla sua “antenata”, la Pasqua ebraica, cf. Es. 12:3, 7. La prima Cena nel NT fu in una casa, in una sala che conteneva comodamente 10-15 persone, cf. Lu. 22:10-12. I Corinzi si incontravano come chiesa e mangiavano la Cena (come abbiamo visto, come pasto serale) in una casa, cf. I Cor. 16:19. In generale il luogo ordinario degli incontri delle chiese erano case: Atti 2:46-47; 5:42; 8:3; 12:12; 16:40; 20:7-8, 20; Rom. 16:3-5; Col. 4:15; 2 Gv. 9-11, etc.
4. La Cena è celebrata come un pasto sacro, con un significato spirituale, conferitole dai cibi simbolici del pane e del calice di vino
Se è vero, come abbiamo visto, che essa è un vero pasto serale, dall’altro ha anche un significato spirituale ed esprime un vincolo di patto. Specificamente, esprime il vincolo che chi partecipa a quel pasto, con al centro il pane e il calice del vino, ha con Cristo e la Sua opera redentiva. L’unico pane e l’unico calice a cui si partecipa simbolizzano e in qualche modo perfino creano l’unità spirituale di chi così partecipa simbolicamente di Cristo. I Cor. 10:16-17; 11:23-34, cf. anche Gv. 6:48-58.